1830 Simona Grossi Articoli
18 luglio, 2018

L'importanza della certificazione UNI EN ISO 14001

Per quanto riguarda la politica ambientale, il Gruppo Green Holding messo in piedi da Giuseppe Grossi si è sempre contraddistinto per la pianificazione e la fedeltà a un Sistema di Gestione Ambientale che rispondesse alla Norma Internazionale UNI EN ISO 14001.

Giunta alla sua terza edizione nel 2015, questa Norma s’ispira esplicitamente al modello PDCA (Plan-Do-Check-Act) di William Edwards Deming[1], ossia ad un modello di ricerca in grado di prevedere una pianificazione a cui dar seguito ad una messa in opera del programma, per poi passare alla verifica delle sue prestazioni ed al loro monitoraggio per terminare (quindi ricominciare) con la definizione di nuovi obbiettivi di miglioramento.

La verifica di conformità del sistema di gestione ambientale alla norma UNI EN ISO 14001 si può ottenere per autoanalisi o mediante un organismo di certificazione accreditato che opera secondo requisiti definiti dagli enti di accreditamento internazionali. L'organizzazione certificata dichiara mediante questo standard di avere un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e di ricercarne sistematicamente l'ottimizzazione in maniera coerente, efficace e soprattutto ecosostenibile.

Redatta la nuova edizione tre anni fa, siamo quasi arrivati al 15 settembre 2018, data che segna la fine del tempo disponibile per le organizzazioni nell'adeguarsi agli ultimi standard UNI EN ISO 9001 per il sistema di gestione per la qualità e UNI EN ISO 14001 per il sistema di gestione ambientale. "ISO e IAF, le Organizzazioni Internazionali rispettivamente per la standardizzazione delle norme e per la valutazione di conformità alle stesse, hanno del resto ribadito che non ci saranno proroghe" ha affermato lo scorso novembre Lorenzo Orsenigo, presidente di Conforma (una delle Associazioni socie di Accredia che rappresentano gli organismi e i laboratori accreditati alla certificazione), per poi continuare "le revisioni 2015 delle norme ISO puntano su strumenti di gestione che favoriscono l’efficienza e la capacità di incontrare le aspettative dei propri clienti, con potenziali vantaggi sostanziali per le imprese, in termini di ritorno e competitività. Tra le novità, il maggiore coinvolgimento dell’imprenditore, chiamato a fare un’analisi del rischio, identificando gli aspetti che potrebbero mettere a repentaglio il suo business, e un’analisi del contesto, individuando i punti di forza e di debolezza del mercato di riferimento, dei competitor e di tutte le parti interessate".[2]

La ISO 14001 rivisitata nel 2015 pone per la prima volta l’accento sull’analisi del lifecycle thinking per la certificazione del sistema di gestione, andando ad analizzare le conseguenze economiche, ambientali e sociali di un prodotto o di un processo nell’arco del suo intero ciclo di vita. Le imprese certificate dimostrano in questo modo il proprio impegno per la salvaguardia dell’ambiente e per il miglioramento costante delle proprie prestazioni ambientali.

Il Gruppo di Giuseppe Grossi, le cui aziende si sono già tutte adeguate alla nuova norma UNI EN ISO 14001, crede nella tutela dell'ambiente mediante il trattamento dei rifiuti e la continua innovazione tecnologica e gestionale, e quindi non poteva non adottare questa norma sistemica e certificarsi in tal senso, sperando di fornire un ulteriore modello imprenditoriale in grado di guidare tutte le realtà organizzative a ricercare la stessa certificazione, contribuendo così alla protezione del territorio e dei suoi abitanti.

Simona Grossi